Palazzina Uffici – Peschiera Borromeo

COMMITTENTE: GDM Costruzioni S.P.A.

PROGETTO ARCHITETTONICO: Carlo De Clementi, Architetto e Luca Demolli, Architetto

PROGETTO STRUTTURALE: Mario Boneschi, Ingegnere

DIREZIONE LAVORI: Mario Boneschi, Ingegnere

NOTE SUL PROGETTO: un edificio di tre piani fuori terra ed uno seminterrato, per una superficie totale di ca. 1.800 mq; un volume semplice ed essenziale ed uno spazio interno flessibile; non la volontà di stupire con “effetti speciali”, ma di offrire un esempio di “buon costruire”; materiali legati alla tradizione, reinterpretati ed arricchiti con tutte le innovazioni tecnologiche per esaltarne le prestazioni.

Questi i temi che la committente ha proposto per la realizzazione della propria nuova sede.

Per soddisfare queste precise esigenze è stato progettato un edificio a pianta rettangolare, orientato secondo l’ asse eliotermico, con il fronte principale di una cinquantina di metri affacciato sulla via di maggior scorrimento. L’ organizzazione degli spazi è molto semplice: l’ ingresso, collocato nel volume a tripla altezza centrale, è il punto nodale attorno al quale gravitano le aree funzionali di tutto l’ edificio. I primi due piani, a loro volta divisi in due blocchi ospitano gli uffici degli impiegati, mentre l’ ultimo è dedicato alla presidenza, agli uffici dei dirigenti ed alla sala consigliare. I materiali impiegati, sia all’ esterno, sia all’ interno sottolineano le diverse destinazioni d’ uso.

Massima trasparenza per l’ ingresso, al quale si accede attraverso il portale monolitico in cemento a vista, la cui forma plastica è inserita nell’ ampia vetrata continua che percorre in altezza i tre piani dell’ edificio e si estende lungo tutto il perimetro dell’ ultimo. Ai lati del volume di ingresso, i piani terra e primo sono connotati dalla forte matericità del rivestimento in cotto della facciata ventilata. Questo sistema costruttivo è stato scelto perché unisce le caratteristiche estetiche ed evocative della tradizione costruttiva e le tecnologie più avanzate per garantire un ottimale isolamento termico ed acustico. Il particolare formato delle doghe di cotto è stato la base per la determinazione del modulo di facciata e dell’ alternanza fra pieni e vuoti.

Con l’ utilizzo di questo materiale si è voluta proporre la suggestione di una “pelle” continua che avvolge l’ edificio e si interrompe solo per lasciare trasparire all’ esterno le principali funzioni che si svolgono all’ interno.

Dalla copertura piana si estende a sbalzo la pensilina frangisole in maglia metallica che copre come un’ alla tutto il corpo di fabbrica e proietta ombra sulle superfici vetrate dell’ ultimo piano.

I materiali costruttivi non sono mai mischiati ma accostati, per essere letti nella loro essenza ed esprimere le proprie caratteristiche tecniche e prestazionali.